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15 agosto 2009

Di che colore è il futuro della paleontologia dei theropodi?


Ad un osservatore distratto e profano, i theropodi sono tutti uguali. Tutti grandi, grossi, con zanne ed artigli. Tutti dei “T-rex”. Da una tale impostazione, non appaiono grandi prospettive per il futuro della ricerca. Qualcuno potrebbe constatare che questa osservazione non ha tutti i suoi torti. I theropodi non sono poi così differenti tra loro da indurci a sperare in qualche spettacolare novità futura. Il piano corporeo di grandi bipedi obbligati non ha la plasticità che, invece, pare esistere tra animali quali i mammiferi. Credo che una tale affermazione sia l’effetto di una visione grossolana e (forse) miope della biodiversità dei theropodi. A ciò si aggiunge un effetto collaterale della vecchia tassonomia linneana che ha “condannato” il clade Theropoda ad essere visto per lungo tempo come un “ordine” di Reptilia, quindi una categoria minoritaria e standardizzata all’interno di una fantomatica “classe” animale. Analogamente, i principali gruppi di theropodi, essendo basati su pochi generi noti, finirono con essere visualizzati come “famiglie” o al più “superfamiglie”, ovvero, categorie tassonomiche non particolarmente ampie e diversificate se paragonate a gruppi quali le classi dei mammiferi o degli uccelli. In realtà, Theropoda è un clade enorme. Ricordo ai distratti che attualmente esistono circa 10 mila specie di theropodi, abitanti tutti i continenti (Antartide compreso), mentre i tanto osannati mammiferi non arrivano a 5 mila specie. Concordo che la differenza anatomica tra un ornitorinco ed una balenottera è maggiore di quella tra un colibrì ed uno struzzo, ma, in questo caso, sarebbe più saggio comparare Mammalia (un gruppo comparso nel Triassico superiore) con Dinosauria (la linea evolutiva degli uccelli comparsa nello stesso momento dei mammiferi), per vedere che esiste una colossale disparità anatomica tra un colibrì ed un ceratopside. Quello che voglio farvi capire è che le differenze di biodiversità tra gruppi animali devono essere fatte tra gruppi aventi almeno la stessa età geologica, così da concedere ad entrambi la stessa durata e quindi la stessa possibilità di espressione temporale. Da questo punto di vista, mammiferi e dinosauri sono in sostanziale pareggio.

Inoltre, va sottolineato, il record fossile dei mammiferi cenozoici è molto più ricco e dettagliato di quello dei dinosauri mesozoici (anche se, per la maggioranza del pubblico, può apparire il contrario a causa della diseguale esposizione mediatica data ai due taxa, a tutto vantaggio dei dinosauri). Theropoda è un clade “iceberg”: conosciamo la vetta attuale, ma intravediamo appena la grande massa immersa nel Tempo Profondo.

Taxa di recente istituzione come Limusaurus, Gigantoraptor, Austroraptor, Xiongguanlong, Australovenator, Epidexipteryx ed anche, nel suo piccolo, enigmi come Kemkemia, dimostrano l’esistenza di intere linee evolutive quasi del tutto sconosciute. In effetti, se osserviamo la distribuzione spazio-temporale delle collezioni fossili a theropodi, vediamo che non si distribuiscono casualmente, ma sono localizzate in aree più fortunate o maggiormante studiate, lasciando grandi aree vuote. Esistono aree quasi del tutto inesplorate sia nello spazio (quasi tutto il Gondwana) che nel tempo (quasi tutto il Giurassico e metà del Cretacico). Bastano piccoli eventi fortunati per aprire grandi squarci luminosi in queste zone ancora buie. Ad esempio, quindici anni fa, è bastata la scoperta di alcuni siti cinesi per rivoluzionare completamente le nostre conoscenze sull’evoluzione dei maniraptori. Provate ad immaginare com’era lo stato della paleontologia dei maniraptori prima delle scoperte del Liaoning, e capirete lo stato attuale dei tetanuri basali e dei ceratosauri. L’incertezza filogenetica in quelle parti dell’albero è il segno che la maggioranza dei taxa di quelle linee deve ancora essere scoperta. Non ho dubbi che intere faune, ancora sconosciute, attendono di essere trovate.

Il futuro della paleontologia dei theropodi è molto roseo.

6 commenti:

  1. Tor Bertin15/8/09 00:53

    Very much agreed. It's one of my personal and professional future goals to help add to this picture of the fascinating Gondwanan fauna (focused on theropods especially).

    Awesome stuff!

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  2. Più che paragonar Mammalia con Dinosauria, paragonerei Synapsida con Sauropsida: per i motivi citati quì
    http://ultrazionale.blogspot.com/2008/09/la-grande-guerra-mitologica-tardo.html
    Oltre che naturalmente per il fatto che sti 2 cladi hanno entrambi la MEDESIMA età geologica
    E vedi che i sauropsidi son, oltre che molto più numerosi, molto più morfologicamente vari dei sinapsidi! :D

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  3. Mi scuso del doppio post, ma vorrei dir le morfologia di teropodi che mi piacerebbe vengan scoperte (alcune condite da un po' di fantasia, vabbe... ma nn tutti impossibilissimi)
    -teropodi quadrupedi (Xuanhanosaurus qilixiaensis?)
    -teropodi anfibi (Majungasaurus?)
    -ceratosauri molluscivori o piscivori
    -nuovi "bahariasauridi"
    -le basi di Tyrannosauroidea, Alvarezsauridae e Scansoriopterygidae
    -ornitomimosauri "carnivori"
    -qualche nuova linea non celurosauriana dotata di arctometatarso
    -teropodi fossori
    -un nuovo clade di teropodi volanti
    -deinonicosauri "erbivori"
    -teropodi SENZA più gli arti superiori (derivazioni di carnotaurinae?)
    -teropodi "ematofagi"
    -più sinraptoridi
    -teropodi corazzati

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  4. 2 precisazioni che spero non disturbino Fabrizio, ma che sono rivolte non solo a lui, ma a tutti i lettori. (in parte erano già state dette)

    1- Per favore, evitate di mettere il link a siti giornalistici su eventuali scoperte paleontologiche: preferirei le citazioni delle pubblicazioni scientifiche, che sono più affidabili (possibilmente, di articoli che avete letto direttamente, almeno l'abstract). Sul sito del "dinosauro che balla" esistono molti dubbi, ed il fatto stesso che si parli di " segno del calcagno" mette un grosso dubbio sulla scientificità della scoperta.

    2- Per favore, evitate di lasciare commenti su vostre fantasie personali. Sennò finisce che tutti si sentono autorizzati a dire la loro su questioni poco attinenti un blog che vorrebbe essere prettamente scientifico (a parte rari episodi frivoli decisi dall'autore). Ci sono già abbastanza siti e forum di opinionisti in fanta-paleontologia e non voglio aggregarmi al carrozzone.
    La tua citazione del "theropode quadrupede Xuanhanosaurus" la dice lunga sul pericolo di simili commenti fantasiosi spesso derivanti da ipotesi errate: l'arto anteriore di Xuanhanosaurus è funzionalmente identico a quello degli altri theropodi e non indica alcuna andatura quadrupede (Rauhut, 2003).

    Grazie. :-)

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  5. 1)Ok va bene, ma era l'unico contributo che un povero ignorante in pdf come me poteva sperare di dare... Anche perchè di citazioni scientifiche purtroppo non ho idea di dove trovarle, e la parola abstract prima d'ora non l'avevo nemmeno sentita
    2)Ecco, quello dello Xuanhanosaurus bipede non lo sapevo...
    COmunque ho afferrato sulla fantasia ;)

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  6. Lighten-up Andrea.

    Regards,

    Paul W.

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