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13 gennaio 2013

Il Futuro è Donna!

Sta suscitando varie discussioni la pubblicazione di uno studio sull'incidenza della componente femminile nel mondo della scienza. I risultati di un'estesa indagine sul numero di donne che partecipano alle pubblicazioni scientifiche mostra valori relativamente bassi, che indicano una preponderanza maschile in questo ambito. In paleontologia i valori attuali indicano che le donne rappresentano circa il 17% del contributo, un valore piuttosto basso, ma che non sorprende. Le donne, pur con eccellenti contributi (ricordo che considero massimo esponente della theropodologia proprio una donna!), sono ancora una minoranza in paleontologia.
Questo risultato probabilmente sarà preso come base per considerazioni sociologiche, antropologiche, ideologiche e variamente congetturali.
Il valore basso delle donne è un fatto, ma il significato di tale valore, il suo inserimento all'interno del generale processo di emancipazione femminile, è ben diverso da quello che potrebbe apparire comparando solamente le percentuali.
Infatti, se osserviamo il trend dei valori pubblicati per la paleontologia, dall'inizio delle serie pubblicate (1665) al 2010, e lo compariamo con quello maschile, otteniamo questo:
Le donne (quadrati rossi) sono chiaramente minotarie in valore assoluto rispetto agli uomini (quadrati neri), ma se confrontiamo i trend generali di crescita delle due serie, vediamo che le donne stanno aumentando ad una velocità ben maggiore degli uomini! Ciò è evidente dai valori numerici delle curve esponenziali estrapolate dei dati, che presentano una correlazione molto buona tra anno e numero di autori. 
Cosa significa ciò? Partite in svantaggio, e rimaste molto poco partecipi per oltre due secoli, a causa di un generale clima maschilista, ora le donne stanno aumentando la loro partecipazione alla paleontologia con un tasso ben maggiore di quello maschile: e anche se la loro percentuale è ancora bassa, sono convinto che in futuro la loro percentuale salirà fino a valori comparabili con quelli maschili. Non credo, quindi, che le attuali condizioni sociali e culturali siano contro le donne o siano avverse alla loro partecipazione in paleontologia, perché se così fosse dovremmo avere dei trend con la curva femminile meno ripida rispetto a quella maschile.
Il futuro della paleontologia è rosa, e anche noi uomini dobbiamo essere felici di ciò!

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